Quando arrivai qui ero uno tra i tanti.
Sarei potuto essere anche un chicco di riso, in una busta sottovuoto, magari per fare un bel risotto.
Ero in mezzo agli altri, non ero solo, sentivo il senso di un viaggio bello, di quelli che ti toglie il fiato, un viaggio senza miraggi, capace di portare al cuore così vicino tutti gli orizzonti lontani.
Su quella nave c’ero io, non più chicco ma marinaio, insieme ad una ciurma fatta di buone speranze, equipaggio pronto a solcare lo spazio profondo, verso stelle mai viste, capace di affrontare le tempeste magnetiche più forti.
Io c’ero quel giorno, quando la cima dell’ormeggio fu lasciata… io c’ero.
Ricordonil rumore grave della presa gravitazionale, per un attimo avevo temuto che potesse rompersi il bacino di Alpha 3P4.
Dopo quel rumore poi tutto andò liscio come lolio. E così partì.
Prima chicco, poi marinaio, il viaggio aveva avuto inizio. Altro che mari lontani, solo il vuoto dello spazio intorno a me.
Fino a che quel vuoto è entrato in me.
Mi sono chiesto tante volte se sapevo la direzione, se la conosceva il capitano, soprattutto chi fosse ancora il capitano.
Una volta partito continuai a domandarmi anche il senso del viaggio, la meta, il tempo, le provviste, l’equipaggio…
Sembrava che tutto stesse andando bene, poi poco alla volta, iniziarono a sparire i membri dell’equipaggio.
Dove andavano? Erano nascosti dentro? Si lanciavano dalle camere dei siluri? Chi li spingeva? Erano loro a decidere di farla finita? C’era qualcosa o qualcuno che li aveva presi di mira?
Anche ora… non sentite come me questo respiro gracidante? Ansima, respiro pesante… io lo sento e voi? Sembra interrompersi, poi ricomincia. Mi chiedo se mai smetterà, se riuscirò a prendere sonno, forse sto già dormendo, tutto questo è soltanto un sogno…
Forse no, non può essere, ogni giorno la sveglia è puntata allo stesso orario, abbiamo mille cose da fare qui sulla Xansiar, ognuno ha il suo compito, è questione di responsabilità, collaborazione, altrimenti tutto sì ferma e non andiamo da nessuna parte.
Che strano… Mi sembra di essere proprio il capitano. Ma non sono io il capitano. Me lo hanno detto fin da quando mi sono arruolato nella Guardia Spaziale: “Lei sarà un marinaio, non potrà mai essere altro”.
Non sono il capitano, qualche volta vado oltre e faccio pensieri da capitano. Io non sono il capitano. Sento però delle voci, sento un respiro gracidante. Non altro. Forse perché sono solo. Forse sono rimasto solo io sulla Xansiar.
Dove sono gli altri? Perché sono solo? Dove sono gli altri, perché sono solo? Mi sembra solo di impazzire…
***
La Xansiar fu trovata non lontano dal bacino di Alpha 3P4. Il suo viaggio era appena iniziato e subito era scomparsa. Dove era finita? A bordo fu trovato solo un diario digitale con queste parole che avete letto. Nessuna traccia di superstiti.