Ti è mai
capitato di stare in piedi e provare la sensazione di cadere?
Invece
rimani in piedi. Fermo li. E continui a dire a te stesso: “Sto per
cadere!”. Sei in piedi
Così, su due
piedi.
Un attimo,
un momento, come un capogiro, uno sbandamento. Pensi di poterti ritrovare per
terra. Stai fermo su te stesso, ti guardi intorno, tutta gira e giri anche tu,
come una trottola a fine corsa…
Un, due e
tre… cadi.
Invece sei ancora
in piedi.
Chiamalo come
vuoi, può essere stato un capogiro, uno sbandamento, una perdita di equilibrio
temporanea, uno sbalzo pressorio… o forse doveva andare così.
Si, forse
doveva andare così.
Chiudi gli
occhi, li riapri, sei ancora li. In piedi.
Tu quel
momento puoi chiamarlo come vuoi, mille nomi per mille sfaccettature dell’identico
episodio.
Cadere senza
cadere.
Io dico che
è “Grazia” che arriva e ti sostiene.
Viene dall’Alto,
scende fino a raggiungerti, fino ai tuoi piedi arriva… e non si ferma li…
scende e poi come un guizzo risale. Fino a riempirti.
Pensavi di
cadere, poi non sei più caduto.
Per il resto
possiamo sempre confrontarci.
Sempre che
se ne abbia voglia o possibilità.