Sedevano piangendo…

“Alle fronde dei salici

E come potevano noi cantare
Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.

S. Quasimodo

Quello che devi fare…

Fallo presto.

Fallo subito.

Parole dette per compiere ciò che è necessario fare.

Non dopo, non più tardi.

Subito, presto.

Fiorisce presto il mandorlo?

Piantato nel giardino,

irrigato dalla pioggia.

Fiorisce presto…

È già ora?

Ed io, tra i primi raggi di sole

contemplo fiori di un albero non mio.

Piccolo “somaro”, cuore grande

Quante volte queste parole potrebbero essere le nostre.

E non lo sono.

Scusa per ieri.

Scusa per l’altro ieri.

Funzionano queste parole, funzionano bene, quando sono messe sulla bocca di un bambino…

Funzionano ancora di più quando quel bambino trova il coraggio di scriverle, il coraggio dell’uomo che è già.