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E poi ci sono quelli che neanche credono che Tu sia li, presente, vivo, vero.
Ci sono quelli che non piegano mai un ginocchio dinanzi a un Tabernacolo, quelli che camminano, che passeggiano su e giù nelle chiese parlando al cellulare, quelli che parlano, parlano, ridono, ridacchiano, ignari della Tua Presenza. Forse come se Dio non ci fosse.
Già, in una chiesa c’è Dio?
Certo io sono tradizionalista e bigotto.
In una chiesa c’è Dio.
E non so perché io mi ostini a parlare con Te, ne tantomeno a fare silenzio per ascoltare Te.
Queste parole sono le mie per Te?
Sei Tu a suggerirle?
Sono parole da fariseo o da pubblicano?
Sono parole.
E ognuno potrà riconoscersi in queste…
O forse no.
Sono parole per quelli che ci sono, per quelli che non ci sono.
E poi.
E poi ci sono io.
Fatto di parole e di silenzi.
Di luci e di ombre.
E poi ci sono io,
dinanzi a Te,
rimango senza parole…
E poi ci siamo anche noi , in preghiera e raccoglimento , in grande attesa ,, con grandi sogni e la speranza di continuare a camminare dietro i Suoi passi