– Perdonatemi, potrebbe dirmi cosa stava fissando?
– Io?
– Si, lei. Ho visto che spiava dietro ai vetri di casa.
– Era fuori anche lei?
– No, no, ero proprio dietro di lei!
– E non ha visto nulla?
– Ho visto soltanto lei… E lei guardava qualcosa al di là della finestra.
– Ah si, proprio così!
– E cosa guardava? Le chiedevo proprio questo!
– Poteva chiederlo prima! Guardavo i gatti giù, in terrazza.
– Lei ha dei gatti? Non lo sapevo!
– Non proprio io… Non ho mai pensato a degli animali domestici, pensavo di bastare già io a me stesso!
– Spiritoso! Suvvia mi dica cosa ha visto!
– Due gatti, madre e figlio. Erano fuori, poco lontano. Un tizio ha aperto i cancelletto del terrazzo, ha messo del cibo, nessuno si è presentato.
– Avrà avuto paura…
– Non saprei. Io ero dietro la finestra. Posso parlare solo delle cose che ho visto.
– E cosa ha visto?
– La madre ha preso il gattino e l’ha portato laddove c’era del mangiare.
– E la madre ha mangiato?
– No, era lì a fare la guardia.
– Crede sia ancora lì?
– Posso controllare se vuole!
– La prego, gliene sarei grato.
Il tizio si alza e va a controllare.
– Perché si è alzato?
– Dovevo controllare un paio di gatti.
– E sono ancora lì?
– Non saprei. Il tizio che dava loro da mangiare non c’è più.
– E i gatti?
– Non capisco la sua insistenza. Comunque i gatti non c’erano più. E nemmeno il mangiare.
– E il tizio?
– Che razza di curiosità! Il tizio sarà andato a dormire! Ci vada anche lei!
– Ero già a letto, per questo le ho chiesto tutto questo!