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In questi anni di celebrazioni eucaristiche non mi era mai successo quanto sto per raccontare.
Forse ad altri si… Ma a me mai!
Durante la celebrazione il prete spezza il Pane e lascia cadere un frammento all’interno del calice pieno di Vino.
Durante questo rito – chiamato “immistione” – dice: “Il corpo e sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna”.
Le origini di questo rito sono da ricercare agli inizi della vita della Chiesa quando la domenica, i preti titolari della città di Roma dovevano celebrare per i loro fedeli e non potevano perciò prendere parte alla Messa celebrata dal Papa. Questi, volendo mantenere viva la comunione con i sacerdoti, inviava un frammento del pane eucaristico (fermentum) ai presbiteri delle chiese urbane. A loro volta, i presbiteri lo mettevano nel calice (“immistione”) quando celebravano l’Eucaristia nelle loro comunità.
Il rito del fermentum, dunque, sottolinea fortemente l’unità che l’Eucaristia richiede, quella comunione nella Chiesa data dalla comunione al corpo e sangue di Cristo, ora non più separati, ma riuniti nell’unico calice.
Normalmente spezzo un pezzettino della particola dal centro.
Alcune particole hanno impresso una croce. Altre il disegno di Gesù in croce.
L’Ostia di ieri mattina aveva impresso il Crocifisso.
Ho spezzato in due l’Ostia.
Si è staccato da solo, cadendo direttamente nel calice, il capo del Cristo Crocifisso.
Non sapevo cosa fare.
Non sapevo cosa dire.
Mi tremavano le mani.
Non riuscivo a parlare per la grande emozione.
Possiamo dare diverse letture a quanto è avvenuto…
Io però non so cosa dire.
Tengo dentro me, eppure condivido con voi, quanto nei miei sensi di straordinario ho provato…
Gesù è veramente presente delle sacre specie eucaristiche. Nel 1995 mi trovavo nel santuario di pompei e mentre mi avvicinavo verso il sacerdote per la comunione avevo davanti a me altre due persone e penso: se dovesse cadere l’ostia per terra e non si accorgesssero che l’ostia consacrata è per terra, verrebbe calpesato il corpo di Cristo. Proprio in quell’attimo al sacerdote è caduta l’ostia ma fortunatamente fu subito presa. Gesù mi diede la rispista della sua presenza