Ieri mio figlioccio Giovanni mi ha fatto un regalo bellissimo, questo meraviglioso disegno!
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Uao! È davvero bello!
“Giovanni questo lo regali allo zio Massimiliano”, così sua mamma ha interceduto per aver così bel dono.
Chissà quante resistenze Giovanni avrà opposto, è davvero un gran bel disegno!
Gli ho chiesto… “Allora me lo regali?”. Ora è mio… un’auto, lo stesso colore della mia…. e ora con questa fiammante vettura posso andare Altrove!
Lascio che le cose
Mi portino altrove
Lascio che le cose
Mi portino altrove
Altrove
Altrove
Svincolarsi dalle convinzioni
Dalle pose e dalle posizioni…
“Altrove” cantava Morgan nel 2003. La canticchiavo qualche giorno fa, la riascolto pensandola legata alla Solennità dell’Epifania, festa dei popoli, festa dei cercatori di Dio, quanti lasciano le certezze e seguono una stella cercando un bambino, un re.
Loro però non si perdono nel mondo, non si perdono dietro le false lusinghe del re Erode, turbato con tutta Gerusalemme per la notizia… incredulità, turbamento perché un bambino può far cadere tutte le tue certezze, il tuo sistema di potere.
Ostinati i Magi vanno oltre, loro cercano Altro, ne hanno desiderio forte, camminano instancabili fino a provare gioia grandissima nel vedere la stella ferma sopra il luogo dove si trova il Bambino.
Cercano Altro, vanno oltre, trovatolo si prostrano, adorano un Bambino. È la sorpresa del cuore che si apre all’Infinito!
Pensavano di offrire dei doni, invece ricevono il dono della Fede, quella che realizza il sogno di io per ogni uomo, Dio c’è, Dio cammina con te! Con questa Fede invece ritornano a casa per altra strada, la Luce svela i pensieri di Erode.
Il cammino dei cercatori di Dio è affascinante, esploratori che vivono avventure fantastiche da raccontare di generazione in generazione, come Maria, come altri che hanno incontrato il Cristo lo hanno accolto, dinanzi a Lui si sono prostrati e lo hanno adorato.
Il cammino dei cercatori di Dio non termina improvviso, non ha mai fine, si fa nascosto, interroga dal di dentro, scuote, interpella, separa, illumina, esplode come l’amore che sboccia temerario nella primavera degli affetti dopo il più freddo degli inverni.
Io non voglio che le cose mi portino altrove…
Io credo che quel Bambino è la mia Vita, la mia Verità, la mia Via.
Voglio che ogni cosa mi porti sempre più a Te! Perdersi e ritrovarsi in Te.
Aiutami a cambiare la strada, le mie vie diventino le Tue vie, aiutami a staccarmi dalle lusinghe di Erode e a realizzare il sogno di Dio per l’uomo, aiutami ad aiutare altri cercatori di Dio a trovare Te Signore!
E poi?
Lasciarli ripartire.
La vita bella del Vangelo è il cammino, infiniti cammini di redenzione, con una meta che rimane la stessa.
Io so chi c’è a bordo di quell’auto rossa senza finestrini, ci sono i Magi venuti dall’Oriente!
Coraggio vi accompagno io, per altra via, al vostro paese!
Vroooooooooooooom!
💕