Buon cammino suor Elvira!

Così sei andata via, quasi con quella discrezione che ti caratterizzava mentre mi preparavo prima di celebrare l’Eucarestia con voi.

Mi hai accompagnato in questi anni, per quel che ricordo sei sempre stata una suora anziana con tanta forza, sarà stata la tua tempra calabrese.

Lo so però che la forza era quella che ti veniva data dall’Alto… Col passare degli anni me lo dicevi che le forze non le avevi più per continuare le cose che facevi, veniva meno anche la vista, eppure eri sempre lì, occupandoti delle “cose di Dio”, tra corporali e manutergi, tessendo relazioni con quanti venivano a messa da voi.

E mi piaceva sorprenderti quando dimenticavi di accendere le candele sulla mensa, io uscivo l’accendino e ti battevo in velocità…

Ti ho vista qualche giorno fa, seduta prima fila, mi sono avvicinato dicendoti: “Suor Elvira!”. Coperto dalla mascherina non mi avevi riconosciuto, suor Marta avvicinandosi a te disse: “Suor Elvira, è padre Massimiliano!”.

Ricordo il sorriso che mi hai donato… Tra tutti i ricordi, tra le tue parole e le tue preghiere, quel sorriso lo tengo per me!

E anche se ora mi è difficile trattenere le lacrime, so che dentro me sono lacrime di gioia, perché tu ora gioisci pienamente con il Tuo Sposo!

In questo giorno di nascita al cielo ti accompagnino la Vergine Madre e tutti gli Angeli!

Santa Elisabetta d’Ungheria e il venerabile padre Angelico Lipani ti accolgano con tutti i santi nella gioia del Cielo!

E tu suor Elvira prega per noi!

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