“Dimmi ancora, parlami del ricordo…”.
“Cosa vuoi sapere?”.
“Lo sai, dimmi cosa pensi quando hai un ricordo!”.
“Posso pensarci su e poi te lo dico oppure posso abitare ancora una volta quel ricordo e lasciare che anche tu possa abitarci con me…”.
“Anche se non ci sono mai stato in quel ricordo? Anche se non mi appartiene?”.
“Si, anche se non ti appartiene…”.
“Allora parlami del ricordo!”.
“Il ricordo è come camminare in una strada buia senza luce alcuna, lentamente il tuo occhio si abitua all’oscurità e riesci a osservare piccoli dettagli, fin quando tutto diventa luminoso e chiaro”.
“Parlami ancora del ricordo…”.
“Il ricordo sa di parole già usate, di risate già vissute, di rughe che hanno già solcato il viso, sa di tempo che è trascorso eppure è ancora lì…
in attesa di essere vissuto,
anche con gli occhi chiusi…”.