Una mattina

“Credimi, sarebbe stato più facile se non me ne avessi mai parlato.

Sarei rimasto qui, in silenzio ad ascoltare, il vento, le foglie che si muovono tra gli alberi, il cinguettio degli uccelli, il mare danzare, gli aerei partire e atterrare, il suono leggero dei canti in lontananza, il rumore tragico delle folle che si affannano nel loro continuo peregrinare verso mete a me sconosciute.

Sarei rimasto qui, seduto, ad aspettare che nel susseguirsi degli istanti che sanno di eterno, venissi anche a tu, sedendoti qui con me, meditando poi insieme il colore del cielo, quando spunta il giorno e le nuvole si inseguono leggere, fino al sopraggiungere della notte, quando le stelle del firmamento le osservi lentamente vibrare della loro luce così lontana.

Invece sono qui.

Coi miei pensieri a farmi compagnia, messi in moto dalle tue parole.

Ecco, ed ora, pur non essendoci è come se tu fossi qui con me.

Manca il cielo, manca il vento, eppure tu sei qui…”.

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