“Sai di cosa ho davvero bisogno in questi giorni?”.
“No di cosa?”. Non era una domanda tra amici qualsiasi, rivelava la profondità e la Bellezza del loro stare insieme.
“Ho bisogno della tua mano, pronta a sollevarmi dal letto delle mie malattie, una mano tesa, da afferrare per subito alzarsi e prontamente servire”.
“Solo di questo hai bisogno?”. “No”, continuò lei, “ho bisogno di una Parola che salva, da Te gridata, ascoltata da Noi…”.
Fuori stranamente era già buio.
In giro per l’Italia il cielo dispensava solo “malotempo” con neve e freddo. Da casa sua invece l’azzurro aveva ceduto spazio al grigio.
Ma niente neve, non ancora.
“Ho bisogno di stare da sola. Da sola con Te. Lontano da tutti e tutti. O forse in compagnia di una dolce Amicizia, in un incontro da fare e rifare giorno dopo giorno…”.
“Capisco”, rispose così, non aggiungendo altro.
In cuor suo temeva solo il freddo che avrebbe potuto stringere il cuore di lei. Avrebbe voluto dirle che entrambi avevano solo bisogno di gesti concreti, traduzione quotidiana dell’Amore.
Ma non lo fece, in fondo era soltanto il primo giorno di vero freddo…