Condividere il condivisibile ovvero pensieri di un venerdì sera…

Potrei scrivere di tutto e di più stasera, potrei farlo.

Potrei scrivere tutto quello che mi passa per la testa.

Tanto in una sera come questa solo poche persone staranno ad ascoltarmi. Il mio grido, silenzioso urlo, sarà udito solo da poche persone. Attenti ascoltatori.

È una serata strana… penso stesso di scrivere solo quando ci sono serate strane, forse perché in un modo come un altro si è predisposti a scrivere certe cose che difficilmente si potrebbero scrivere.

E non ci si aspetta poi una risposta, solo scriverle per mettere ancora una volta nero su bianco tutti i colori delle emozioni che abbiamo dentro…

Pensieri si affollano… pensieri che hanno nomi, persone che sono pensieri… Nomi che sono persone che portano ad altri pensieri.

Si rincorrono. Si inseguono… Mi inseguono. Mi circondano, mi assediano. Mi annientano fino a buttarmi a terra. Hanno la meglio su di me.

Forse è la legge dell’Amore che non sono bravo ad applicare in me e pretendo che siano gli altri ad applicarla alla lettera… in loro e per me.

Ma sono sono solo, non ci sono altri oltre me, al momento sono solo in camera… magari ne approfitto per studiare.

E per capire più di me stesso. Per spostare ancora più in la il limite del mio orizzonte.

E strappare pezzi di me dal finito per donarmi all’Infinito…

Pensano di vincere e di vincermi. È una vittoria di Pirro la loro. A volte è anche la mia.

Mi rialzo… guardo la Croce, l’Uomo che l’ha portata e che è caduto… e si è sempre rialzato.

Devo sollevarmi anche io. E tornare ad essere vincitore contro le mie cadute e non vinto dalle mie sconfitte.

L’unica vera vittoria è quella della Verità che fiera si abbandona all’umiliazione più tremenda…

Si umilia per l’Amore che ha per se e per gli altri…