Giusi scrive (14.29):
w la filosofia dell’ovvio
parte da un nichilismo antropocentrico e si snoda nell’inestricato vincolo dell’esserci per aprirsi ad un fondamento assoluto ed esistenziale
Giusi scrive (14.30):
fondamento fondante e principio principiante
Against scrive (14.31):
l’alterità del sistemo uomo-mondo radica la sua
Against scrive (14.32):
essenza
Giusi scrive (14.32):
l’uomo è compreso nel suo rapporto con iol mondo
Against scrive (14.32):
nel quotidiano dibattersi
Against scrive (14.32):
della ricerca della felicità
Giusi scrive (14.32):
le cose sono nella possibilità dell’essere alla mano
Against scrive (14.32):
quale termine ultimo di appagamento del
Against scrive (14.32):
vivere
Against scrive (14.32):
vivere che non è solo ricerca ma atto continuo
Against scrive (14.33):
di sedimentazione
Against scrive (14.33):
delle passate esperienze
Against scrive (14.33):
in una continuità, susseguirsi di giorni scanditi dal tempo in cui
Against scrive (14.33):
non solo si manifesta pienamente la vita
Against scrive (14.33):
ma racchiude nel suo cadenzare lento e continuo
Against scrive (14.33):
la non prevalicabilità
Against scrive (14.34):
dell’essere sull’esistente
Giusi scrive (14.34):
ma l’essere è comprensibile solo nella sua manifestazione
Giusi scrive (14.34):
e quindi necessita dell’esserci
Giusi scrive (14.34):
e dell’esistente
Against scrive (14.35):
ma non possiamo dettare una supremazia
Against scrive (14.35):
dell’essere sull’esistente
Against scrive (14.35):
perché in quanto fenomeno,
Against scrive (14.35):
essere fenomenico,
Against scrive (14.35):
l’essere fenomenico dell’uomo
Giusi scrive (14.35):
in quanto palcoscenico della manifestazione dell’essere la morte non è comprensibile se non come evento naturale di un organismo vivente
Against scrive (14.35):
si riduce e per visualizzare il complesso travaglio del vivere necessita di un altro io con il quale dialetticamente confrontarsi sulle dinamiche necessarie all’evoluzione del sistema entropico