Senza nome

Il tempo sembra a volte soffocarci. Stringerci tra le sue spire. Le stesse spire fatte da noi così strette. Fino a rimanerci “stretti”, forse anche stritolati. Gli impegni riempiono le nostre agende di vita. Ma è vita che toglie vita alla Vita. Fino a consumarci, fino a spendere tutto di noi, trascinandoci in baratri che lasciano spazio solo alla disperazione.

Allargare il tempo, distenderlo. Fino a trovarci in dimensioni più adatte a noi, trovando anche gli spazi per noi. E parlare così ore ed ore senza rincorrere il ticchettio delle nostre tastiere.

 

Se fossero parole dette,

con la nostre voce sussurrate,

pensi che sortirebbero altro effetto?

Sono pur sempre parole,

riempiono lettere,

scritte su fogli conservati,

già da tempo, in cassetti.

 

Sanno di immagini lontane,

nello spazio, nel tempo no.

Fotografie scattate,

piene del dolore di un mondo,

il mio distante dal tuo,

di vento che muove i capelli,

di freddo che tempra il corpo.

 

Sanno di parole consumate,

emozioni, sentimenti perduti,

legami spezzati.

Saldare eterogenee parti,

parti di metalli differenti…

Fino ad essere uno.

Esiste un Legante così forte?

 

 

Basterebbe un pensiero allora, una telefonata, un messaggio. Basterebbe poco per comprendersi. Poco per completarsi. Per scrivere pagine di nuove lettere. Lettere che sanno d’Amore.

 

Come nascono le parole? Dove nascono? Dopo aver letto, meditato, riflettuto le altrui parole è facile dare risposta ai moti dell’anima e del cuore. Ai propri. Anche a quelli degli altri.

È ancor più facile dopo averci pregato su.

Come per incanto arrivano le parole che si devono dire.

È facile come bere dell’acqua da una fresca sorgente, come ridere insieme, scherzare, lasciandosi prendere in giro. Nei nostri piccoli e grandi difetti, quelli che sono poi adombrati dai nostri piccoli e grandi meravigliosi pensieri. Diventa dolce il sopportare e il supportare.

Poter portare sulle spalle qualcuno vuol dire allora dare la possibilità di vedere più in alto di quanto si possa fare con i nostri piedi, con le nostre gambe “limitate”: dobbiamo solo crescere. Insieme. Uno sopra l’altro, uno dentro l’altro, fino a diventare parte viva e vitale della stessa vita che respiriamo dal nostro battesimo, la vita nello Spirito, con lo Spirito.

Portare sulle spalle… per spostare ancora più in la l’orizzonte, far vedere quanto è davvero vicino l’Orizzonte Infinito.

Una risposta a “Senza nome”

  1. Bisogna che si comprenda che
    i nostri momenti intimi con Lui
    non sono dei ritagli del nostro tempo…
    ma che il nostro tempo, le nostre azioni,
    sono continuazione della nostra preghiera…
     
    ..come, dove trovare la forza per sostenere sulle nostre spalle
    il peso di chi ci è vicino, di colui cui siamo vicini…
    per riuscire a vedere meglio quel faro che, da soli, ci sembrava troppo alto…
     
    la preghiera è l’unico modo!
     
    pregare per l’altro, per sè con l’altro, per sè, per noi, Insieme,
    e nutrirci dell’unica Forza: il Suo Amore!!
     
    Amiamo l’altro perchè Amiamo Dio…
    Amiamo Dio perchè Amiamo l’altro…
     
    (è nato prima l’uovo o la gallina?!)
     
    Amiamo..questo basta… 
     

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