Un anno fa…
Si, è trascorso un anno dall’esperienza fatta a Loreto, esperienza che mi ha dato di conoscere altre persone, aggiungere nuovi amici ed amiche alla mia vita… allora unisco quei giorni passati con i nuovi che ho vissuto in Albania con il vice-rettore ed alcuni miei compagni di Seminario, e con quelli del soggiorno assisano, insieme agli amici ed alle amiche della parrocchia di S. Alberto Magno…
Cammino per la strada, un attimo, solo un attimo chiudo gli occhi e comincio a pensare… e una volta a casa scrivo…
So come voglio vivere…
Ne nave, ne auto, ne treno, ne aereo… voglio vivere a passo d’uomo.
Per avere il tempo di vedere tutto quanto intorno a me. Per avere il tempo di avere tempo.
Vedere piccoli particolari, vedere dettagli che ti rivelano un mondo grande, osservare, cogliere ogni cosa. Tutto. E immergermi in tutto, appartenendo al tutto. E da quel tutto ridarmi agli altri.
A passo d’uomo, lentamente, senza correre. Un passo dopo l’altro, piccoli passi o grandi passi, lenti…
Camminare, coprire nella mia vita la distanza che c’è tra la terra e il sole, girare il mondo con la forza delle mie gambe, usare le mie gambe per portare me e quanto ho dentro in giro per il mondo, senza mai farsi prendere in giro dal mondo.
Ecco cosa voglio fare. Non voglio mai smettere di scrivere, con la sana incoscienza che non sempre chi legge te stesso ti possa dare una risposta.
E allora cominciare a ridere per quello che passa per la mia testa, una battuta fatta, uno scherzo fatto o subito, ridere per nulla, ridere per poco o ridere per tanto.
Ridere perché in fondo non c’è nessun problema!
E non pentirsi mai di tutte le volte che abbiamo dato una mano o l’abbiamo stesa in gesto di distensione.
Mai pentito di tutte le volte che nella mia vita ho detto ti voglio bene, mai pentito di tutte quelle volte in cui ho detto ti amo…
Mai pentito per le lacrime che ho versato, pentito solo per quelle che ho fatto versare, per tutte quelle che gli altri, i genitori, gli amici e le amiche hanno versato per colpa mia…
A passo d’uomo, camminare. Con un respiro lento vivere, tra il mondo di ieri e quello di oggi.
Tra i mille pensieri e le distanze che copriamo anche solo con la nostra testa…
Vivere così, semplicemente vivere a passo d’uomo…
A passo d’uomo abbiamo camminato x 4 stupendi ed intensi giorni…dietro S. Francesco, i suoi boschi, la sua casa… L’esperienza + grande ke abbia mai vissuto. Quanto Dio intorno a noi, insieme a noi, dentro di noi..
Grazie!
vivere a passo d’uomo e amare col cuore di Dio…questo ti auguro
ti voglio bene…
se tutti comprendessero, nella vita quotidiana, la giusta velocità da applicare ai propri piedi e alla propria testa tutto sarebbe più apprezzato, vissuto, assaporato! la vita è proprio il veder l’adagiare di una piuma che cade…lenta! se corriamo neppure noi stessi conosciamo; nè aereo nè nave, nè… hai proprio ragione Max.