E se guardassimo insieme lo stesso tramonto? Rosso… come delle pennellate su nel cielo?
Ovunque sei… tu vedrai con me lo stesso cielo, lo stesso colore… le stesse infinite tonalità di rosso.
La stessa mano, lo stesso artista… Potrei dirti amico mio, potrei capire, potresti farlo anche tu, che questo è in fondo un modo per essere amici… anche lontani, basterà aprire una finestra, guardare su in alto e vedere che abbiamo lo stesso tetto… Essere amici, ritrovarsi. Per caso. Improvvisi. Sapere che ci sei. Nei momenti belli e in quelli brutti. Come se la vita fosse fatta solo di questi momenti. Ma la vita è fatta di Vita. La stessa che troviamo sotto una spessa coltre di ghiaccio.
La Vita che sembra “celarsi” dietro semplici gesti di condivisione. Dividere insieme. Sapere di fare parte di Qualcosa di più grande di noi. E condividerlo. Pezzo per pezzo. Un po’ come mangiare in due dei biscotti, un pezzo di cioccolato… io mangio, assaporo, mi sporco le mani… tu senti solo il rumore della tavoletta spezzata, dei biscotti frantumati, la mia voce che esce da una bocca o da una impastatrice: condividere questi attimi, questi pezzi di vita. I nostri, irripetibili pezzi di vita. La mia, la tua, la nostra. Nostra.
E in un attimo tutto quello che è amaro, torna ad avere un nuovo dolce senso, una battuta, un sorriso “ascoltato” al telefono è immediatamente visualizzato, rapide pennellate ci riportano l’amico dall’altra parte del filo o del monitor… E riportano il suo sorriso, la sua allegria. E il suo essere semplicemente un “banalizzatore”: parole, parole e ancora parole. Ed il cielo non è più nero, ma solo rosso, un rosso al tramonto, lo vedi, lo gusti, poi non c’è più. E rimane il sapore del cioccolato in bocca, dei biscotti tra i denti, del sentirsi amici nel cuore.
Per tutto questo devo ringraziare solo Lui…
Per questo e per tutto quello che verrà.
Per questi frammenti di vita quotidiana che ci riportano a Lui, al tutto della nostra vita.
Il Tutto nel frammento… o per noi esseri umani, finiti, creature legate alle nostre quotidianità, il Tutto nel frattempo, nei “piccoli” ritagli di vita quotidiana, in quei momenti lontani da Lui, vicini a voi, ai miei amici, ai miei cari, tutto mi riporta a Lui… Nel frattempo tutto parla… di Lui.
Ed io stacco la spina dal mondo e comincio ad ascoltare… una canzone, una musica… la Sua Voce, la Sua Parola…
Grazie…grazie per le parole che scrivi, grazie per le emozioni che susciti, grazie per i sogni che crei e le fantasie che dipingi, grazie per la profondità che sondi, grazie perchè oltre quel pizzetto e quel buffo sorriso sei qualcuno di speciale di quelli che pochi se ne trovano in giro. E non c’è bisogno di tante parole per capirsi, basta guardare insieme lo stesso tramonto…o magari…lo stesso pianoforte. Grazie!
ringrazio il Signore che mi ha permesso d incontrarti…anche se per poco tempo ,anche se solo per il breve
dono di un tuo sorriso…
prego per te.