Vanno a tutte quelle persone, presenti o assenti, amiche o no, vicine o lontane…
E poi aggiungere una cosa… un’amico lontano è una parte di noi che sentiamo lontana…
Un parte che a volte nella sua lontananza si fa sentire vicina, con il dolore dell’assenza.
E credo sia sempre l’esperienza del chicco di grano, l’esperienza che ci portiamo dietro da molto tempo…
Morire per fare frutto…
sempre.
Anche tra le pareti aride di un cuore una volta fertile…
Ringraziare qualcuno anche per il dolore della sua assenza?
Fino a questo è chiamato un cristiano?
Anche se l’assenza non è la morte ma solo una scelta?
Ringraziare per la sua presenza dolorosa
ma rassegnarsi alla sua lontananza!
Momenti in cui lo tocchi con le punta delle dita del tuo cuore
e momenti in cui ti sembra di vivere e di parlare
solo con un fantasma
…dentro di te.
Giungere alla conclusione
che se il mondo che hai dentro
non ha un riscontro e un risvolto nella realtà
è solo fantasia…
magari condivisa…
ma è pur sempre fantasia.
E le parole?
Messe iin dolce sequenza
sono dolci
sono consolazione
ma rimangono solo parole!