Mi chiedo già da qualche tempo se sia doveroso, o meno, fare una riflessione sul tempo…
Già, perché “esso” passa ed, a volte, è difficile fissarlo…
È difficile trovare anche il tempo per far aggiustare un vecchio orologio, alla fine però l’ho trovato il tempo!
E ora il vecchio orologio, mia madre lo regalò a mio padre quand’erano fidanzati, “ticchettia” come un tempo…
È facile trovare un po’ di tempo quando si è soli a casa! E lasciare che nel tempo i ricordi diventino ancora una volta vivi…
Mio padre, mia madre… Oggi è giorno 12 settembre, ancora quattro mesi e saranno 16 anni che mio padre non è più tra i vivi…
Mia madre è da ieri in ospedale, ricoverata per un piccolo intervento, io ormai "spadroneggio" casa casa… a parte la sensazione di oggi, poco fa, tornare a casa sapendo che non c’è nessuno, accendere le luci, prepararsi qualcosa da mangiare, anche uno yogurt va bene… tutto mi ha dato l’impressione di un mio futuro… a parte questo tempo che dovrà ancora venire, a parte tutto, pensavo anche ad un versetto del salmo 126, “Se il Signore non costruisce la casa, invano faticano i costruttori…”.
E per costruire una casa normalmente ci vuole del tempo, di qualsiasi casa si tratti…
Perché riflettere sul tempo? Perché meditare sul valore che esso assume anche all’interno dei nostri rapporti interpersonali?
Perché la nostra vita, il tempo della nostra vita, è vano se non lo affidiamo a chi del tempo ne sa da più tempo di noi, avendo poi tanto tempo, infinito, direi quasi un’Eternità!