Strana sera… parte 2

Palermo 08/12/2006 2.03

 
È una serata strana, una delle tante, una delle solite… una di quelle sere che chiudi gli occhi e cominci a pensare, vorticosamente i pensieri riaffiorando si affollano… che si può fare?
Forse chiudere gli occhi e dormire… dormire che diventa un sonnecchiare, un vegliare, uno stato di semiveglia, restando pronti per affrontare un “nemico” che da un momento all’altro potrà nuovamente attaccare…
Alla fine chiudi gli occhi, stanco per la tua lunga giornata, finalmente li chiudi… raccolto in te stesso, cominci a fare spazio, lasci che le domande che normalmente ti assillano, scompaiano… piano, piano, sempre più piano, dolcemente ti fai cullare da dolci ricordi, semplici sorrisi, gesti di tenerezza che ti hanno accompagnato in quest’oggi, in questi giorni, una telefonata, una voce che non t’ha riconosciuto… un sorriso anche immaginato, sovrapposto ad un’immagine…
Chiudi gli occhi… li hai chiusi gli occhi… ora dormi… sei convinto che finalmente hai avuto la meglio! Dopo una giornata spesa a dare il meglio di te, per te e per gli altri, finalmente hai ottenuto il tuo sano riposo…
Improvviso ti svegli… rumori provengono da fuori, distingui delle voci, non afferri il significato, un clacson suona ad intervalli… guardi l’ora… l’1.00… voci, sembra una lite… poi una voce urla “Silenzio!”, ma le voci ed il clacson non sembrano smettere.
Una sgommata e via… le voci ed il clacson sono solo un ricordo lontano… ti alzi.
La sete ti costringe a cercare il frigorifero… acqua… hai sete…
Hai sete di acqua…
Bevi…ti disseti…
Ti accorgi di avere sete, sete di ben altra Acqua…
La cerchi in fondo, non al corridoio, ma al tuo cuore.
La trovi… ironia della sorte quell’Acqua che toglie ogni sete è in una specie di distributore automatico, non devi mettere una monetina per prenderla, nella gettoniera devi mettere tutto te stesso, devi donare tutto te stesso, per lasciarti riempire di quell’Acqua…
La scusa di essere andato verso il frigo in pigiama ti giustifica per non aver portato soldi con te.. quel distributore non accetta spiccioli, prende tutto te stesso…
Non hai scuse…
Pian pianino torni nel tuo letto. Hai sonno. Magari chiuderai gli occhi, ti addormenterai subito.
In fondo è semplice. Basterà solo spegnere la luce. Poi con le “tenebre” comincerà un altro viaggio che ti condurrà a domattina. Tutto con la notte diventerà un ricordo. Sai che comunque per una cosa, un pensiero, una persona, non è così. È diverso. È tutto differente. Ma è meglio non dire niente. Passerà. È una follia che deve passare: è essere folli in mezzo a tanti altri, è poter gioire di piccoli gesti, sorrisi, perfino del suono di una voce… è una follia. Anche la notte deve passare. Domattina spunterà ancora una volta il sole. Lo so, ne sono certo. Spunta il sole. Perché tu sei speranza. Tu sei speranza.
 
Un gesto semplice… spegni la luce… click!

Una risposta a “Strana sera… parte 2”

  1. CIAO..6 UN SEMINARISTA????????????? ODDIO…
    IO SN ATEO..CMQ INTERESANTE IL TUO BLOG…POI PASSA DA ME SE TI VA(HO PARLATO DI WELBY)…CIAO

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